LibriLiberi FASE 1: Catena di lettura - Alice Munro, "Il sogno di mia madre"

Progetto: catena di lettura.

Credevo nella metà di questo progetto solo a metà e nutrivo per meno della metà di voi la metà della speranza che qualcuno/a fosse interessato (semicit.)

E invece, timidamente, qualche mano si è alzata, qualche voce si è levata, forse qualche neuro è stata chiamata, ma ci sta e insomma, siamo arrivati al primo passo di questo progetto di svuotamento casa libera circolazione letteraria.
Vediamo se dall'idea riusciamo a passare alla pratica con la scheda del primo libro che aspira alla libertà!


TITOLO: Il sogno di mia madre

AUTORE: Alice Munro

GENERE: Narrativa - racconti

PAGINE: 329

EDIZIONE: Einaudi 2014 (prima ed. 1998)

CITAZIONE:  "Questo è dolore acuto. Diventerà cronico. Vale a dire che sarà permanente, ma forse non costante. Significa anche che non ne morirai. Non potrai liberartene, ma non ne morirai. Non lo sentirai in ogni istante, ma non passerai tanti giorni senza provarlo. Imparerai qualche stratagemma per attenuarlo o bandirlo, cercando non finire per distruggere ciò che hai scelto e lo ha causato".

IN A NUTSHELL: Otto racconti. Otto donne. Otto vite. Incentrato sulle relazioni interpersonali (per lo più familiari e amorose), l'autrice ne scandaglia tutte le sfaccettature con grande lucidità e senza mai cedere al moto consolatorio.

 VOTO: ⚫⚫⚫⚪⚪

Lessi questo libro nel 2016, per il gruppo di lettura della biblioteca della città, come si legge dalle mia annotazioni all'interno del libro.
Il voto risente del fatto che io non amo particolarmente il genere racconto. Non ho tempo di affezionarmi ai personaggi e mi dà la sensazione che non si riesca mai a scendere "nel vivo" delle cose a causa della forzata brevità.
In realtà questi sono 8 racconti su un totale di 329 pagine, quindi, sebbene non siano tutti della stessa lunghezza, parliamo di circa una quarantina di pagine per racconto, cosa che permette di delineare bene le varie vicende liberandosi di quella sensazione di superficialità responsabile del mio non apprezzare i racconti.
Quelle di Alice Munro sono storie ritagliate dal tessuto della "normalità", vissuti molto comuni, raccontati nella crudezza del quotidiano. Non ci sono intenti pedagogici e men che meno moralizzatori e soprattutto non c'è l'imperativo del lieto fine. C'è la vita, così come viene. Riconoscibilissima a chiunque abbia mai amato, sofferto, perduto, odiato, dimenticato.
Noto ora, non lo ricordavo, che nell'indice in fondo al libro avevo dato un voto a ciascun racconto su una scala da 1/5.
Non vi svelo i miei voti (tanto chi parteciperà alla catena, li vedrà) ma vi assicuro che nonostante tutte le mie riserve, tre racconti mi piacquero davvero molto.
Qui trovate qualche info sull'autrice che è anche Premio Nobel per la Letteratura (2013).


Ci siamo, fatevi sotto!
Chiunque voglia partecipare alla catena di lettura commenti qui sul blog, su FB, mi contatti privatamente, mi mandi un piccione viaggiatore, insomma...PALESATEVI!

Seguirà, se qualcuno/a in effetti aderisce al progetto, un post con il Regolamento.

E nei prossimi giorni seguirà anche un post di pubblicità ad un altro progetto da schizzati come me, ideato, però, da qualcun altro (grazie per farmi sentire meno sola) a cui io ho aderito immantinente (avevate dubbi?).
Perciò, stay tuned!

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