La macchina della morte - AA.VV.

La macchina della morte
AA.VV.

GENERE: Fantascienza

PAGINE: 533

PRIMA EDIZIONE: 2010

CITAZIONE:  "La storia ha dei punti di svolta, momenti sui quali si imperniano gli avvenimenti successivi. Me li immagino come scambi ferroviari che deviano un treno da un percorso a un altro".

IN A NUTSHELL: Una raccolta di racconti brevi su un tema decisamente originale: come cambia la percezione della vita e quanto influenzerebbe la società il sapere il modo in cui moriremo?

 VOTO: ⚫⚫⚫⚪⚪



Immaginate che esista una macchina che prevede il modo in cui morirete. Vi sottoponete a un esame del sangue, un rapido test con un aghetto tipo quelli per la glicemia e il macchinario sputa un cartoncino dove c'è scritta solo una parola o un breve frase. Quella è la causa della vostra morte. Quando? Dove? No. Nessun'altra informazione. Solo: PIANOFORTE, MANDORLA, FAME, FUOCO AMICO, PLOTONE D'ESECUZIONE e altre ambiguità simili. Questa è la premessa di questa raccolta di racconti.

I racconti non sono particolarmente il mio genere, quindi ci ho messo un po' a leggerlo, però devo dire che complessivamente mi è piaciuto molto. I racconti non sono brevissimi (sono 34 per 533 pagine, quindi una media di una quindicina di pagine a racconto) quindi si apprezzano ancora di più, secondo me, perché c'è una certa ricerca nella caratterizzazione dei personaggi e nella creazione di un'ambientazione.
La raccolta nasce il realtà da un fumetto: Dinosaur Comics di Ryan North o meglio da una battuta che, in questo fumetto, veniva pronunciata da un Tyrannosaurus Rex, il protagonista principale.
Di questo fumetto vengono riportate, nella prefazione, le vignette che hanno in qualche modo ispirato il progetto che poi si è concretizzato nel libro che vi sto recensendo.
Cito dalla prefazione:
"Dopo la pubblicazione della striscia in cui T-Rex spiegava la trovata della Macchina della Morte, i lettori hanno iniziato subito a porsi domande su questo congegno e sul mondo in cui avrebbe potuto trovarsi. Allora abbiamo postato sul sito un invito aperto a tutti: fate vostra l'idea e sviluppatela come meglio credete. Adesso, a qualche anno di distanza, vi presentiamo 30 dei nostri racconti preferiti (più 4 scritti da noi) che esplorano le possibilità di quella premessa."
E devo dire che in effetti si tratta di una premessa affascinante che lascia davvero spazio all'immaginazione circa le società che potrebbero svilupparsi se esistesse un tale aggeggio.
I vari autori e autrici si sono decisamente sbizzarriti, creando ora atmosfere distopiche dove l'intera società è organizzata attraverso classi determinate dalla causa di morte, con le morti violente nei posti di comando e controllo e i medicalizzati o i suicidi ai margini della società; ora atmosfere da fine del mondo con il cominciare a diffondersi dei verdetti BOMBA NUCLEARE o MORTE TERMICA DELL'UNIVERSO e ancora società che invece si sono ribellate al dominio mentale che esercitano queste macchine sulla popolazione, in cui sorgono sedicenti guru capaci di far sfuggire le persone al proprio destino.

Perché il fil rouge che accomuna tutti i racconti è uno: la macchina non sbaglia mai.
I responsi sono insopportabilmente ambigui e spesso impossibili da decifrare, ma alla fine si avverano. Sempre. E possono diventare, come abbiamo visto, il fondamento di una nuova gerarchia sociale, o una semplice voce del curriculum , un mostro iperpervasivo contro cui lottare o una moda passeggera; il verdetto può bruciare la carriera di un politico o essere fonte di idee per nuovi giochi di ruolo.

I racconti veramente memorabili, però, secondo me si contano sulle dita di una mano (più uno), la maggior parte degli altri, li ho già dimenticati, ma questo anche perché sono tanti, credo, e forse anche perché io ho una pessima memoria.

LO CONSIGLIO? 

Diciamo che complessivamente lo consiglio; innanzitutto a chi ama i racconti, che permettono di fare lunghe pause nella lettura del libro (come infatti ho fatto io) senza perdere il filo del discorso visto che son tutti racconti indipendenti, poi lo consiglio a chi ama la fantascienza perché bene o male, sebbene non in tutti, in molti riecheggiano atmosfere ballardiane di critica sociale e poi lo consiglio a chi ha voglia di una lettura leggera, scorrevole, a tratti un po' amara, ma con punte di un'ironia molto intelligente.

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